L’Alternanza Scuola-Lavoro in Puglia nasce dalla volontà di sperimentare un nuovo modo di “fare scuola” attraverso un dialogo più intenso e paritario con il mondo dell’impresa. L’avvio di questa esperienza mira all’allineamento allo scenario europeo che riflette da tempo sulla necessità della formazione continua per la competitività economica e lo sviluppo dei diritti di cittadinanza, sollecitando i paesi membri a favorire l’avvicinamento tra istruzione, formazione professionale e impresa. Fatte salve pertanto le rispettive peculiarità e finalità istituzionali, i due mondi sperimentano, in questo progetto, un approccio differente che li pone sullo stesso piano nell’interesse ultimo di garantire la crescita dei giovani, accompagnandoli a diventare adulti equilibrati, lavoratori consapevoli e persone in grado di esercitare pienamente i loro diritti di cittadini.
A partire dal II anno e cioè con i ragazzi ormai giunti alla terza classe, comincia il Percorso vero e proprio di alternanza che, pur nelle varie personalizzazioni operate dai singoli Istituti coinvolti nelle quattro edizioni, ha mantenuto saldo il suo impianto originario. Il percorso di circa 300 ore (150 ore il secondo anno e 150 ore il terzo anno di alternanza) si fonda sull’idea di trasferire alcune competenze curricolari e di svilupparne altre di tipo più trasversale, attraverso l’alternanza di periodi in azienda e sessioni formative di aula. La progettazione dell’intervento, realizzata di concerto tra scuola e aziende, prevede una serie successiva di step, così come di seguito indicato:
I° Step (Progettazione dell’Intervento)
Il primo momento, di fatto corrispondente alle fasi precedenti di macro progettazione e rapporti scuola/aziende, consiste nell’individuazione, a monte, degli effettivi bisogni che questa può soddisfare, rispetto ai vari interessi coinvolti:
II° Step (Analisi del Contesto)
Il passaggio successivo prevede un’approfondita analisi del contesto sia dell’Istituzione scolastica, che delle imprese potenzialmente aderenti all’iniziativa, in termini di:
L’istituto ha sempre incentivato e promosso attività di formazione, ed in particolare negli ultimi anni ha privilegiato dibattiti riguardanti l’ormai incalzante e pressante problema del disagio, dispersione, abbandoni ed evasioni, drop-out ecc. tra le attività di recupero del disagio giovanile, il nostro istituto vanta un giornalino come voce studentesca, tornei di calcetto, cineforum – dibattiti tematici, progetto “Educare alla Legalità”. Le attività di formazione faranno parte integrante del curricolo degli allievi, poiché saranno integrate con la programmazione dei consigli di classe dei partecipanti perché il progetto è indirizzato all’ampliamento dei saperi, allo sviluppo delle competenze di base e alla conoscenza delle nuove tecnologie. Nell’insieme, ciò produrrà sicuramente un sostegno alle metodologie di studio e ad esprimere una nuova potenzialità delle proprie risorse.
Il progetto si prefigge naturalmente la riduzione della dispersione scolastica, garantita dalle attività variegate e di particolare interesse per gli alunni. Anche gli alunni più “lontani” dalle motivazioni allo studio potranno dare il loro contributo sentendosi così protagonisti nel progetto. Tale protagonismo li avvicinerà anche al mondo scolastico del mattino cercando la migliore integrazione e cooperazione con gli amici e il gruppo docente che diviene una semplice guida allo studio ed alla realizzazione delle proprie idee, e non “colui che mette il voto negativo”. Il progetto viene svolto con la supervisione dei Consigli delle classi interessate che seguono le attività degli organismi istituzionali e delle associazioni operanti nel sociale, in particolar modo nel recupero dello svantaggio sociale. Insieme valuteranno la ricaduta in termini di rispondenza ai parametri e alle esigenze formative del territorio. Il progetto inoltre sarà perfettamente integrato con le discipline curricolari perché in ogni fase interesserà varie discipline curricolari.
Il progetto è articolato in 4 moduli:
Gli interventi didattici educativi integrativi offerti dalla scuola comprendono le seguenti attività:
Le attività previste nell’ambito degli IDEI sono coordinate con le attività dei progetti dell’Obiettico C (Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani) per l’Azione 1 (Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave) del Fondo Sociale Europeo.
I Fondi Strutturali costituiscono risorse aggiuntive destinate alle Regioni che presentano ancora forti criticità per accelerarne il processo di sviluppo; essi forniscono un sostegno, ma non si sostituiscono alle politiche degli Stati membri. Gli interventi finanziati con le risorse comunitarie, pertanto, non rientrano nell’ambito della normale attività di istituto, ma le potenziano affinché la scuola in queste Regioni possa contribuire in modo più efficace al conseguimento degli obiettivi e dei risultati concordati nel Consiglio europeo di Lisbona del 23 e 24 marzo 2000 e nel Consiglio europeo di Göteborg del 15 e 16 giugno 2001.
Tutti gli interventi finanziati dai Fondi Strutturali sono strettamente vincolati al rispetto delle raccomandazioni e degli orientamenti formulati nell’ambito della strategia europea per l’occupazione e ai pertinenti obiettivi della Comunità in materia di inclusione sociale, non discriminazione, promozione della parità, istruzione e formazione. Inoltre, per rispondere alle istanze europee e nazionali, l’Autorità di Gestione del Programma Operativo Nazionale “Competenze per lo Sviluppo” ha predisposto una struttura che prevede la possibilità, da parte delle istituzioni scolastiche, dell’Autorità di Gestione e degli Organi comunitari e Nazionali, di “misurare” sia quantitativamente che qualitativamente i risultati ottenuti e l’impatto prodotto nel territorio di riferimento.
In particolare l’Obiettivo C (Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani) si diversifica in: